Subito a sinistra della controfacciata, puoi ammirare il sepolcro del conte Ludovico Artus, morto nel 1370. Sul coperchio la sua immagine in rilievo; a fronte, nei tre tondi, il Cristo morto, la Vergine dolente e S. Giovanni evangelista; ai lati, S. Ludovico di Tolosa e S. Luigi IX di Francia. II sarcofago é sormontato da un arco gotico. II pavimento fu messo in opera con mattoni e maioliche dal ceramista Giuseppe Massa nel sec. XVIII. Gli altari laterali, a sinistra, sono dedicati alla Pietà, a S. Caterina, alla Madonna della Grazia; a destra, la Tavola dell'Annunciazione dei Giaquinto del 1702. In fondo all'abside, la grande tela con S. Francesco che riceve le stimmate. In alto, il ciclo di affreschi del Giaquinto del 1703, con episodi tratti dalla storia biblica. Il coro, il pulpito e la cantoria sono opera del falegname mastro Alessandro Massa, che li intagliò tra la fine del sec. XVIII e l'inizio del sec. XIX. II convento,dopo la soppressione nel 1809, é ora proprietà del Comune. D'estate vi si tengono concerti o incontri culturali. La chiesa è interessata attualmente da un restauro già realizzato ottimamente sulle coperture e sul sistema di sospensione del cassettonato. Si attendono i risultati di sondaggi e i successivi lavori alle strutture sotto il piano calpestio che daranno sicuramente nuove conoscenze del monumento. |